Coworking o uffici separati?

Il tuo potenziale cliente è un imprenditore in fase di startup? Oppure vuole espandersi in nuovi mercati per fare il salto di qualità? È probabile che stia decidendo se optare per l’innovativa soluzione del coworking oppure se realizzare uffici separati, più in linea con gli standard tradizionali.

Certamente, esistono vantaggi e svantaggi di entrambe le scelte. Come aiutarlo a scegliere? Vediamolo in questo articolo.

Chi utilizza il coworking? Aspetti da considerare

In poco più di un decennio, il fenomeno del coworking ha rivoluzionato il modo in cui lavorano milioni di persone. In effetti, al giorno d’oggi esistono diversi modelli di coworking praticamente in tutte le principali città del mondo. Ma quando il coworking non rappresenta più una soluzione e può diventare un problema?

Ecco alcuni consigli per orientare gli imprenditori.

Budget iniziale

Se il tuo cliente è un imprenditore freelance o ha un piccolo team, il coworking è probabilmente la scelta migliore, per avere un luogo da dedicare al lavoro. Sì, è più costoso che lavorare da casa o da un bar ma gli spazi di coworking offrono un contesto più favorevole in termini di produttività lavorativa.

Inoltre, le spese come i mobili per ufficio e i lavori di ristrutturazione saranno incluse nell’affitto, così come l’elettricità, internet ad alta velocità e altre utenze. Un altro aspetto attraente degli spazi di coworking è che permettono di lavorare in un ambiente professionale senza alti costi iniziali o impegni a lungo termine.

Il team si espande

Ma cosa succede quando la squadra inizia a crescere? È lo spazio di coworking che si occupa di tutte le procedure burocratiche per allestire e gestire un ufficio e questo è un vantaggio innegabile: permette al team di concentrarsi sul lavoro e di far crescere il business in modo più spedito.

Quando l’azienda si espande in maniera rapida è più facile effettuare l’upgrade spostandosi in un nuovo spazio già organizzato. Questo permette di non bloccarsi in contratti a lungo termine, considerando inoltre che i proprietari degli spazi di coworking sono più flessibili dei proprietari tradizionali.

Ma pagare una spesa aggiuntiva per questa flessibilità potrebbe risultare controproducente, se è qualcosa che l’azienda in quel momento non può permettersi. Quando il team cresce e si va oltre una manciata di persone, la soluzione migliore è valutare di trasferirsi in un ufficio privato.

Al cospetto dei clienti

Uno dei maggiori svantaggi possibili del mantenere il team in uno spazio di coworking è la mancanza di controllo nel presentare la propria attività e creare una brand identity agli occhi dei clienti.

Se il business si basa in gran parte sull’interazione faccia a faccia con i clienti, quale potrebbe essere la loro impressione nel sapere che l’azienda non ha degli uffici separati?

Da un punto di vista pratico, incontrarsi in privato con i clienti -anche in un coworking-non è un problema: la maggior parte di questi spazi infatti offre sale riunioni già arredate e riservate ai membri.

Ma resta ad ogni modo difficile ricreare il livello di autorevolezza di un ufficio privato. Quest’ultimo rappresenta senza dubbio la soluzione migliore da offrire ai clienti che apprezzano la riservatezza: nessuno spazio di coworking, per quanto innovativo e funzionale, potrà garantire nel suo open space la privacy e la concentrazione che solo un ufficio privato può trasmettere.

Quando arriva il momento di decidere se optare tra uno spazio di coworking o un ufficio privato, è fondamentale chiedersi come l’attuale clientela in target percepirà l’attività.

L’idea che gli spazi di coworking non siano abbastanza “seri” sta cambiando ma la cosa importante è capire chi è il target che si ha di fronte: la presenza di ping-pong e tavoli da biliardino è apprezzata in alcuni contesti innovativi ma può risultare scoraggiante per clienti dall’approccio più tradizionale.

Rimanere concentrati

Uno dei fattori di maggior attrazione di uno spazio di coworking per le aziende è che promuovono un ambiente favorevole alla socializzazione. In genere, ci si ritrova circondati da altri imprenditori e dai loro team. Questo rende gli spazi di coworking un focolaio di networking. Per molte persone, questi sono aspetti positivi ma hanno un prezzo da pagare.

Uno spazio di coworking ad esempio offre meno controllo sulle persone che gravitano al suo interno e sulla capacità di minimizzare le distrazioni. A onor del vero, la maggior parte di questi spazi raggiunge livelli elevati nel garantire un ambiente tranquillo e professionale (con cabine telefoniche dedicate per le chiamate, sale riunioni): tuttavia persistono ancora grandi probabilità di essere circondati da più distrazioni rispetto a un ufficio privato .

Considerazioni finali

Ogni imprenditore si troverà ad un certo punto della propria carriera a dover valutare alcuni fattori chiave, per scegliere l’ufficio in cui sistemarsi:

  • il bisogno di scalabilità dell’azienda
  • l’impressione da lasciare ai clienti
  • il tipo di ambiente di lavoro più in linea con le esigenze quotidiane

 

Forse non esiste una risposta universale che un architetto possa fornire nel corso di una consulenza ma spesso vale questa considerazione generale: dopo essere partiti in uno spazio di coworking, si scopre che con il crescere del business ha più senso spostare la sede in uffici separati. Per questo è importante affidarsi a professionisti del settore.

Quando l’azienda cambia, anche le esigenze nei confronti dell’ambiente che la ospita cambiano. Mantenere una mente aperta, critica e fare autovalutazione rappresentano i modi migliori per assicurarsi di essere sempre nel posto giusto per migliorare il business.